SOLSTIZIO D’INVERNO

Solstizio d’Inverno

Il solstizio d’inverno segna il giorno più corto dell’anno e l’inizio della stagione fredda. Fin dall’antichità, però, ha significato molto più, tanto che ancora oggi viene celebrato in diverse località di tutto il mondo.

Il solstizio d’inverno non solo rappresenta l’inizio della stagione fredda, ma è anche un evento ricco di significati simbolici che le popolazioni antiche erano solite festeggiare.                                                   

 È il giorno più corto dell’anno, tuttavia segna il momento in cui le giornate riprendono ad allungarsi.                                                               

Il termine solstizio deriva dal latino e significa “sole fermo”. In occasione del solstizio d’inverno, infatti, il sole smette di calare rispetto all’equatore celeste, per poi invertire il suo cammino e ricominciare a regalare più ore di luce. Arriva anche a toccare il punto più basso all’orizzonte.    

 È importante celebrare questo grande momento di passaggio, il più significativo nel ciclo annuale delle stagioni. Per i popoli antichi durante questi giorni si celebrava l’apertura della porta degli dei , cioè il passaggio verso il cielo. È la vera rinascita dell’uomo, la speranza che ancora una volta la vita divina ritorni sulla terra, attraverso la connessione dei suoi figli con il mondo celeste.

Il solstizio d’inverno nell’antichità

Molti popoli antichi festeggiavano il passaggio dalle tenebre alla luce: “nelle tradizioni germanica e celtica precristiana, Yule era la festa del solstizio d’inverno.                                                                  

Nell’antica Roma, a cavallo del solstizio si celebravano i Saturnali: per un giorno le distinzioni sociali erano abolite e gli schiavi prendevano il posto del padrone; per l’occasione ci si scambiava dei piccoli regali.

In Cina il solstizio d’inverno viene celebrato fin dai tempi delle prime dinastie, quando si trattava di un giorno dedicato alla commemorazione degli antenati.

Anche in Inghilterra sopravvivono alcune antiche tradizioni.  Il monumento preistorico di Stonehenge è uno dei luoghi più suggestivi dove poter ammirare il fenomeno, tanto che molte persone vi si riuniscono ogni anno per vedere tramontare il sole. 

Gli iraniani trascorrono la notte più lunga dell’anno in compagnia, mantenendo viva una delle più antiche tradizioni persiane: la festa di Yalda. Il termine significa “nascita”, in riferimento alla vittoria della luce sulle tenebre e quindi all’allungarsi delle giornate e alla rinascita del sole.

Per lo sciamano è la direzione che porta nel mondo Superiore, verso l’Alto, dove si trovano i Maestri Spirituali. È cioè il momento dell’anno in cui si apre di nuovo questa fenditura nel cielo, dove possiamo trovare tutti i poteri per iniziare un nuovo ciclo, in collaborazione con il divino.                                                                            

In questo giorno è fondamentale alleggerirsi di tutti i pesi che abbiamo portato, che ci sono stati accollati o che abbiamo raccolto durante l’anno.

Attraverso un piccolo rituale con il fuoco, che in tutte le tradizioni primordiali è un altro elemento caratteristico per questo periodo.

Il mondo che sta in Alto vi risponderà sicuramente, e vi darà delle grandi indicazioni per la vostra nuova vita.

Cosa portare: materassino, copertina calda, bandana, sono graditi tamburo e/o sonaglio.                                                                      

Le informazioni sull’indirizzo verranno date qualche giorno prima.  E’ gradita la condivisione.  

info: 3402900301alkimiadellanima@gmail.com